QUANDO SERVE LO PSICOLOGO?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scritto da: Dott.ssa Annalisa Barbier

 

Spesso mi sento dire dalle persone che, a loro parere, lo psicologo non serve. Che, se si sta “male”, ce la si deve fare da soli. Che “parlare” si può farlo benissimo con gli amici (il pregiudizio che nasce dalla non conoscenza, prevede che lo psicologo serva soltanto a “parlare” o “ascoltare” passivamente).

 Fortunatamente, soprattutto negli ultimi anni, sono sempre di più le persone che, consapevoli di un malessere che non riescono a risolvere da sole, o semplicemente mosse dal desiderio di esplorare se stesse con l'aiuto di un professionista preparato, decidono di avvalersi del supporto e dell'accompagnamento di uno psicologo.

 

 

“Dottoressa, ma quand'è che uno deve andare dallo psicologo?”

 

Dallo psicologo si può decidere di andare per diverse ragioni e con motivazioni diverse, legate sia alla presenza di un malessere psicologico, che al desiderio di crescere nella conoscenza di sé, e migliorare le proprie capacità personali ed il proprio benessere psicofisico.

 

Ecco ad esempio, alcune buone ragioni per andare dallo psicologo:

  • Per il disagio indotto dalla presenza di uno più sintomi psicologici che riducono la qualità della vita, inducendo una condizione di sofferenza pervasiva ed intensa (ad esempio, depressione, attacchi di panico o disturbi ansiosi);
  • Perché le persone più vicine ed intime, si lamentano frequentemente che qualcosa nelle relazioni con loro non va, e consigliano di parlarne con uno psicologo (comportamenti problematici in ambito familiare, sociale o relazionale, dipendenze ecc);
  • Quando ci si rende conto – per esempio nel campo delle relazioni sentimentali – di ripetere sempre lo stesso errore e lo stesso copione, insoddisfacente e doloroso, senza riuscire ad uscirne (sbagliata scelta del partner, riemergere delle stesse problematiche con partner diversi, dipendenza affettiva ecc.)
  • Quando si desidera conoscere ed accrescere le proprie potenzialità e le proprie caratteristiche interiori, affrontando un percorso di esplorazione interiore e consapevolezza, che rappresenta la base per un migliore qualità della vita (Corsi di Mindfulness, self-empowerment e crescita personale, training delle abilità comunicative, training dell’autostima e dell’autoefficacia ecc.);
  • Se si desidera portare il potere curativo e lenitivo della Self Compassion sempre più nella propria vita, interiore e relazionale;
  • Quando si desidera un sostegno psicologico per attraversare e superare in maniera costruttiva un momento difficile della propria vita: un lutto, un cambiamento  (città, lavoro, casa ecc), un divorzio, una maternità, la menopausa, un figlio grande che si sposa o se ne va di casa ecc;
  • Per apprendere specifiche tecniche per il controllo dell’ansia o della rabbia, laddove ci si renda conto che si rischia di esserne travolti;
  • Per aiutare la coppia ad affrontare un cambiamento, un evento doloroso e traumatico, un momento di vita di coppia particolarmente difficile.

Per riassumere, la scelta di ricorrere allo psicologo ruota intorno a due grandi categorie motivazionali:

 

1)    Una crescente condizione di sofferenza psichica e disagio – che si riflette sulla vita sociale, familiare e lavorativa – che non può più essere ignorata;

2)    Il desiderio di crescita personale finalizzato al raggiungimento di un benessere psicofisico maggiore, integrato e qualitativamente superiore.

 

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