MINDSIGHT: LA RUOTA DELLA CONSAPEVOLEZZA

 

Il testo della meditazione che propongo più sotto è tratto dal sito di Daniel Seiegel (drdansiegel.com), dove potete trovare anche le tracce audio di questa meditazione (in lingua inglese), e molte altre informazioni sulla pratica di consapevolezza “Mindsight” e sulla Biologia Interpersonale.

Il termine “Mindsight” è stato coniato dal dottor Daniel Siegel per descrivere l’abilità umana di percepire la mente del Sè e degli altri. È una sorta di potente lente, attraverso la quale possiamo comprendere le nostre vite interiori con maggior chiarezza, favorire il processo di integrazione a livello cerebrale e migliorare le relazioni con gli altri.

Con questo termine si intende una sorta di attenzione focalizzata verso l’interno, che ci permette di vedere il modo in cui lavora la nostra stessa mente. Ci permette di tirarci fuori dal funzionamento basato sul pilota automatico, che guida i nostri comportamenti automatici e le nostre risposte abituali, e ci permette di “denominare e gestire” le nostre emozioni, dando loro un nome, un significato ed accogliendone il senso legato all’esperienza nel momento presente invece di restarne sopraffatti.

In questa sede vi propongo lo script, tradotto in italiano, con cui condurre questa particolare forma di meditazione di consapevolezza che l’autore ha definito “Wheel of Awareness” o Ruota della Consapevolezza, riferendosi all’utilizzo della visualizzazione di un’immagine in cui l’attenzione consapevole è come il raggio di ruota, che viene volontariamente orientato, di volta in volta, su un elemento costitutivo specifico dell’esperienza presente. 

 

Buona pratica!

 

LA RUOTA DELLA CONSAPEVOLEZZA

Traduzione a cura di Annalisa Barbier 

 

Perchè questa pratica è importante?

Qui al Mindsight Institute, lavoriamo in un campo interdisciplinare che integra tutte le scienze all’interno di una cornice di riferimento chiamata Neurobiologia Interpersonale. Descriviamo la mente come un processo emergente, auto-organizzante, incarnato e relazionale che regola il flusso dell’energia e dell’informazione. Questa definizione rivela come questo aspetto della mente si trovi sia dentro di noi che tra di noi, e ci aiuta a chiarire come una mente sana sia una mente capace di muovere questi flussi di energia ed informazione, interni e relazionali, verso l’integrazione; l’integrazione ottimizza l’auto organizzazione e la connessione tra diverse parti: come ad esempio connettere gli emisferi destro e sinistro del cervello, oppure la capacità di abbracciare ed onorare le diversità coltivando la comunicazione compassionevole. In questo modo ci possiamo muovere verso un salutare e sano flusso di integrazione, che crea armonia nelle nostre vite.

Quando non ci muoviamo verso l’integrazione, i sistemi complessi come le nostre vite tendono spontaneamente a muoversi verso il caos e la rigidità, piuttosto che nella direzione di un flusso armonioso e flessibile di benessere e connessione.

Un modo di promuovere l’integrazione è la pratica della “Ruota della Consapevolezza”. In questa pratica, il mozzo centrale della ruota metaforica rappresenta l’aspetto di “sapere”  del processo di consapevolezza, mentre gli elementi del bordo esterno rappresentano le cose e le esperienze che vengono conosciute. Gli elementi conosciuti del bordo esterno includono:

  1. quello che vediamo, sentiamo, odoriamo, assaporiamo e tocchiamo (l’esperienza dei 5 sensi)
  2. Quello che percepiamo attraverso le nostre sensazioni corporee interne
  3. Quello che sperimentiamo con la nostra attività mentale: come sentimenti, pensieri o ricordi
  4. La nostra percezione delle connessioni relazionali con altri individui, esseri viventi e con tutto il pianeta

 

Il potere della pratica della Ruota della Consapevolezza è quello di integrare la coscienza attraverso l’apprendimento a differenziare il centro dal bordo della ruota, connettendo sistematicamente ed intenzionalmente questi elementi attraverso il movimento e l’indirizzamento volontario della nostra attenzione. Questa integrazione di consapevolezza, ci permette di lasciar libera la mente di imparare a “spostare” pensieri e stati d’animo ricorrenti, indirizzandoli  verso uno spazio più ampio di consapevolezza (nel quale avranno un impatto meno sopraffacente e saranno semplicemente parte della conoscenza del momento presente ndr). Praticare la Ruota della Consapevolezza può liberare la mente da pattern cognitivi ed emotivi radicati, permettendo l’emergere di un senso più largo e spazioso di consapevolezza.

 

COME CONDURRE LA PRATICA?

Questa pratica può essere svolta autonomamente sia ascoltando una guida audio (disponibile in lingua originale cliccando QUI), sia seguendo ed imparando la successione dei passaggi come indicata nello script che segue.

1. Inizia assumendo una postura comoda e confortevole, quindi porta l’attenzione alle sensazioni del respirare, seguendo il ritmo del tuo respiro.

2. Mentre inspiri ed espiri, inizia a visualizzare la ruota (per una visualizzazione corretta fai riferimento all’immagine nell’articolo). Il mozzo della ruota (HUB) si trova al centro, è circondato dai quadranti e da un bordo esterno che circonda e comprende metaforicamente tutto ciò di cui puoi essere consapevole. Per ogni passaggio o porzione di questa pratica, per focalizzare la tua attenzione, dovrai inviare un “raggio di attenzione” che parte dal centro e va fino al bordo esterno. Dopo ogni passaggio suggeriamo di centrarti nuovamente attraverso un profondo respiro, prima di procedere con la fase successiva della pratica, 

3. Ora sposta la tua attenzione sul primo quadrante - i 5 sensi. Un senso alla volta, prenditi il tempo necessario per focalizzare l’attenzione di volta in volta su ciò che stai vedendo, ascoltando, odorando, assaporando o toccando.

4. Poi, focalizza l’attenzione sul tuo “sesto senso” ossia la percezione interiore del tuo stesso corpo. Questo è il secondo quadrante intorno al centro. Prenditi qualche momento per muovere il focus dell’osservazione attraverso il tuo intero corpo, diventando consapevole delle sensazioni che provi dall’interno del tuo essere fisico; dai muscoli e dalle ossa della testa, scendendo lungo gli arti, il busto ed accogliendo poi le sensazioni e percezioni provenienti dagli organi interni.

 5. Ora è il momento di focalizzarti sull’attività della tua stessa mente: questa comprende emozioni, pensieri, ricordi, speranze, convinzioni, sogni, immagini, aspettative, desideri, attitudini e intenzioni. Questa parte della pratica è suddivisa in due momenti. Prima inizia divenendo semplicemente consapevole del contenuto della tua mente, invitando qualsiasi attività mentale ad emergere alla consapevolezza.

6. Dopo esserti preso/a sufficiente tempo per fare questo, il prossimo passaggio è quello di prestare particolare attenzione alle caratteristiche degli eventi mentali che attraversano la coscienza: come arrivano, e come se ne vanno? Emergono improvvisamente o gradualmente? Restano costanti, vanno e vengono, o risuonano nella tua mente più o meno a lungo? E poi come se ne vanno: sono immediatamente rimpiazzati da altri eventi mentali oppure no? Se non lo sono, come è e come percepisci lo spazio tra due eventi mentali? 

7. Ed ora è il momento di provare qualcosa di diverso: come in altri momenti di questa pratica, fai partire il raggio della tua attenzione ma questa volta immagina di piegarlo all’indietro per dirigerlo sul centro stesso dal quale proviene, divenendo consapevole della tua stessa consapevolezza. In questa fase della pratica, stai lavorando sulla “consapevolezza della consspevolezza”, cercando di sentire all’interno come è questa sensazione. Questo richiederà una certa pratica dunque sii paziente ed esercitati.

8. Il quarto quadrante rappresenta il nostro senso di connessione con gli elementi  dell’esperienza che si trovano all’esterno del nostro corpo. Inizia portando la consapevolezza sulle persone che sono fisicamente vicine a te, poi espandila gradualmente verso coloro che sono più lontani. Successivamente, espandila ancora, includendo le persone care - famiglia e amici -  e poi tutti coloro con cui sei in qualche modo in relazione:  colleghi e colleghe, studenti e studentesse, insegnanti, commercianti e altri ancora. Poi allarga ancora il tuo senso di connessione includendo tutti/e coloro che vivono nel tuo vicinato, nella tua città, nella tua nazione, nel tuo continente e infine espandila a tutti gli esseri viventi sul pianeta terra.

 

Fonte:  DrDanSiegel.com © 2016 Mind Your Brain, Inc.

 

N.B.: Questo articolo è stato scritto - pregi e difetti -  da ME, non da un programma di intelligenza artificiale.

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