MA COME HO FATTO?  Cosa spinge tra le braccia di un partner narcisista

 

 Scritto da: Annalisa Barbier

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando la relazione con un partner narcisista diventa intollerabile e comincia a perdere di senso, emergono domande dolorose e di difficile risposta:

 

·      Come ho potuto arrivare fin qui?

·      Come ho potuto innamorarmi di una    persona del genere?

·      Cosa avevo nella testa?

·      Come ho fatto a non capire?

 

La verità è che i narcisisti sono persone estremamente affascinanti, magnetiche ed attraenti ed è facile innamorarsene. Dunque non bisogna essere duri con se stessi quando, una volta aperti gli occhi, ci si risveglia dall’incantesimo e ci si chiede come sia stato possibile tutto ciò.

Se ripensate alla vostra relazione vi renderete conto che non tutto è stato sempre negativo e spiacevole; la lunga lista di attributi sgradevoli, che ora siete in grado di stilare, è il frutto di un’esperienza e di una consapevolezza che sono state acquisite solo col tempo.

All’inizio probabilmente le cose erano diverse, altrimenti non sarebbe iniziata alcuna relazione!

Infatti, se da una parte i “segnali di allarme” dei tratti narcisistici sono chiari e inconfondibili (soprattutto quando osservati e considerati a posteriori), dall’altra gli aspetti seducenti ed attraenti di queste persone sono persino più potenti e forti dei segnali di allarme, che compaiono solamente nel tempo, poiché colpiscono immediatamente e restano subito impressi nella mente.

Sono proprio questi aspetti accattivanti, affascinanti e desiderabili che interferiscono e bloccano la capacità di individuare e riconoscere correttamente i segnali di allarme e i tratti più inquietanti e indicativi della personalità narcisista.

Queste caratteristiche, estremamente desiderabili, entrano in risonanza con le nostre vulnerabilità e con il nostro stesso bisogno di sentirci desiderati e ammirati e si incastrano con questi, coinvolgendoci nella relazione così profondamente, che sarà difficile poi uscirne.

 

FASCINO E SEDUZIONE: I TRATTI CHE INCANTANO

I narcisisti possiedono molti tratti decisamente affascinanti e desiderabili - che emergono soprattutto, a volte solamente, all’inizio della storia – e che inducono a trovare queste persone interessanti, appetibili e persino irresistibili. Si tratta di caratteristiche che consideriamo attraenti e desiderabili, socialmente valutate quali segno di intelligenza e successo, dunque non c’è da stupirsi se, sulla base di esse, si considerano queste persone piacevoli e interessanti e ci si innamora, nutrendo aspettative che purtroppo verranno deluse.

Come una volta ho letto in un libro: “I tratti che più attraggono (di queste persone, ndr), sono proprio quelli che porteranno alla rovina la relazione. Il narcisismo è come la fiamma che brucia la falena”.

 

Alcuni dei caratteristici e magnetici tratti narcisistici che attraggono sono i seguenti:

·     I narcisisti sono ambiziosi e amano vincere

·     Amano le sfide e la conquista 

·     Sono carismatici, apparentemente sicuri di sé e affascinanti

·     Sono divertenti, brillanti, spesso colti e interessanti

·     Sono fisicamente attraenti e ben vestiti

·     Sono passionali e creativi, ricchi di interessi e attività

·     Sono eloquenti

·     Si vendono bene

·     Sono spesso dotati di buon gusto e amore per le cose belle, di cui amano circondarsi

·     Sono capaci di cogliere e dare all’interlocutore ciò che desidera

·     Sono grandiosi e amano far sentire speciale (all’inizio) la persona che vogliono conquistare

 

Queste caratteristiche sono certamente di notevole attrattività e desiderabili; tuttavia rappresentano spesso solamente una “bella facciata”, che nel tempo è destinata a sgretolarsi lasciando emergere, attraverso le crepe, una realtà ben diversa: sfruttamento dell'altro, superficialità e assenza di empatia, incapacità di costruire legami profondi, grandiosità spesso fine a se stessa, depressione e scatti di rabbia, manipolazione e abusi psicologici e fisici, freddezza emotiva, menzogne e infedeltà, svalutazione e invidia…

Di questo si parla ovunque ormai e con notevole dovizia di particolari.

 

IL DESIDERIO DI MATRIMONIO SPINGE A SCEGLIERE PARTNER NARCISISTI?

Vorrei invece, in questo articolo, portare l’attenzione su un aspetto specifico che è stato messo in stretta correlazione con la tendenza a “cadere nella trappola” di uomini narcisisti, e parlerò di uomini poiché faccio riferimento ai risultati di una ricerca condotta sulla popolazione di sesso femminile.

Le ricercatrici Carrie Haslam e Tamara Montrose*, nel 2015 hanno pubblicato sulla rivista “Personality and individual differences” una ricerca dal titolo: “Should have known better: the impact of mating experience and the desire for marriage upon attraction to the narcissistic personality (Avrei dovuto saperlo: l’impatto delle precedenti esperienze sentimentali e del desiderio di matrimonio sull’attrazione verso personalità narcisistiche)”.

Nella ricerca, condotta su un campione di donne inglesi dai 18 ai 28 anni, le autrici mostrano che le donne con maggiori esperienze sentimentali e quelle che più desiderano il matrimonio, sono anche quelle maggiormente attratte da uomini con personalità narcisistica poiché questi uomini, nonostante possiedano caratteristiche negative e spiacevoli, possiedono i requisiti che vengono associati ad uno status elevato e alla capacità di provvedere economicamente al sostentamento della famiglia. Dunque, nonostante i bisogni e i desideri legati ad una relazione di lungo termine non possano essere soddisfatti da uomini narcisisti, le donne continuano a vederli (all’inizio…) come compagni desiderabili e adatti al ruolo: a dimostrazione che nelle strategie di accoppiamento di breve termine, le personalità narcisiste si dimostrano vincenti….

Le autrici rilevano inoltre che le donne che desiderano il matrimonio sono maggiormente attratte da uomini narcisisti rispetto a quelle che non sono interessate al matrimonio, orientandosi proprio verso quegli uomini che non sono assolutamente tagliati per relazioni stabili di lungo termine, e andando incontro a insoddisfazione e relazioni disfunzionali.

Ciò che attrae queste donne sono gli elementi che indicano una carriera di successo, autorevolezza e potere, determinazione e status sociale elevato, distraendole dal porre invece attenzione ai tratti negativi e distruttivi che pure caratterizzano queste personalità narcisiste.

Il fatto è che uomini e donne dovrebbero “resettarsi” in merito a certi criteri di scelta del partner: le donne, invece di scegliere il tipo vistoso e carismatico che si mette al centro della festa mostrandosi divertente e sicuro di sé, farebbero meglio a notare piuttosto il tipo discreto e sereno che resta nell’angolo. E invece della “femme fatale” appariscente ed eccitante che tutti guardano, gli uomini potrebbero interessarsi a conoscere la donna elegante e dolce che sorride con garbo dal divano.

Tutti i tratti affascinanti che abbiamo visto appartenere a queste personalità finiscono purtroppo sempre per tornare allo stesso punto: Io fragile, scarsa autostima e conseguente, costante ricerca di validazione e ammirazione esterne.

Questi tratti originano infatti dalla stessa radice: i narcisisti costruiscono la facciata esterna perché non esiste una reale interiorità, non c’è un “dentro” strutturato dunque devono darsi da fare duramente per ottenere l’ammirazione di cui necessitano e lo fanno costruendo un’immagine esteriore pressoché perfetta ed estremamente attraente. Questo rappresenta per loro una sorta di “scorciatoia psicologica”, finalizzata ad ottenere approvazione, attenzione e riconoscimento e a sentirsi forti e sicuri.

Questo inoltre li - e le - rende particolarmente esposti all’attenzione di numerosi potenziali partner e corteggiatori che nel tempo distraggono la loro attenzione verso nuove ed eccitanti fonti di riconoscimento e ammirazione, allontanandoli dalla relazione che hanno in corso e che diventa dunque per loro facilmente piatta e priva di mordente.

 

"PLAYING HARD-TO-GET": FARE LA PREZIOSA NON PAGA

Le strategie e le regole di seduzione tanto divulgate in tonnellate di libri, su come sedurre e catturare un partner, esistono da sempre; pensiamo a Cenerentola con il suo messaggio: lascia una traccia dietro di te e fa che lui lavori duramente per ritrovarti!

Le regole su cui si basano tutte queste strategie sono semplici, e ne parlerò al femminile perché sono soprattutto le donne che vi fanno ricorsoquando conoscono un uomo con cui desiderano avere una relazione:

1)    Fallo sudare, fallo spasimare per te

2)    Rendigli le cose difficili

3)    Fai la preziosa

4)    Non mostrarti troppo disponibile

5)    Mostrati alternativamente interessata a lui e sprezzante

 

La premessa su cui si basano le suddette convinzioni è questa: se faccio la preziosa e lo faccio faticare per ottenere ciò che vuole, sarà più interessato ad impegnarsi con me,e prevede i seguenti corollari: fatti pagare le cene e fatti fare regali, non fare sesso alla prima uscita, non contattarlo troppo presto dopo essere usciti insieme e aspetta sempre che sia lui a chiamarti.

Quindi, proprio come in un gioco di ruolo, si iniziano a studiare le mosse proprie e quelle dell’altro, in una sorta di danza carica di ansia e timori: quanto devo aspettare prima di mandargli un messaggio o chiamarlo? Vorrei ringraziarlo per la cena ma se lo facessi non farei più la preziosa! Dopo il terzo appuntamento, dovrei mostrarmi ancora distaccata e indifferente o posso fargli capire di essere interessata e desiderosa di vederlo?

È un gioco, e la posta in gioco è “vincere” il partner; e chi non si sentirebbe fiero di sé e soddisfatto di aver “vinto” il partner con strategica astuzia?

Tuttavia ora vedremo come proprio questo gioco di strategia sia motivo di attrazione e interesse da parte di personalità narcisistiche.

Le regole del gioco funzionano alla grande con i narcisisti perché queste persone amano la sfida e amano ancor di più vincere. La regola del “fare la difficile” non fa che spostare l’intero processo di conoscenza reciproca su un binario superficiale e falsato, in cui requisiti come intimità, empatia e reciprocità sono sostituiti da pose ed atteggiamenti recitati, forzati e superficiali, che rappresentano il punto di forza tipico dei narcisisti e rendono il processo di reciproca e graduale conoscenza una  pantomima falsata, che per di più trasmette all’altro un’immagine distorta e irrealistica di ciò che siamo.

Nel gioco della conquista, il narcisista è a suo pieno agio ed è ben felice di raccogliere la sfida ed impegnarsi per vincere ed ottenere una ricompensa ardua. E lo farà con tutte le sue forze finché non ci riuscirà. 

Dunque si impegnerà al massimo: farà sfoggio di disponibilità economiche, del suo buon gusto, di fascino e carisma (regali, cene, viaggi, sorprese, dichiarazioni d’amore ad effetto) finché non avrà ottenuto di vincere la posta in gioco. 

Ma ciò non significa affatto che sia davvero interessato ad impegnarsi nella relazione, né tantomeno che sia innamorato…

Inoltre, in questo gioco, la persona narcisista è perfettamente a proprio agio anche per un altro, meno evidente maimportantissimo motivo: i comportamenti messi in pratica al fine di non mostrarsi coinvolte, troppo disponibili o interessate (come ad esempio lasciar trascorrere giorni tra un contatto e l’altro, non chiedere di vedersi, aspettare che sia l’altro a farsi vivo, mantenere la frequentazione leggera e disimpegnata) non fanno altro che facilitare la vita al partner narcisista, che è naturalmente propenso al disimpegno e alla superficialità. Così finalmente otterrà sia il disimpegno che la ragazza in questione. Meglio di così…!!!

Dunque, giocare il gioco di quella che “se la tira”, con i narcisisti funziona davvero come un’arma a doppio taglio e non conviene, poiché li forza a fare i bravi e a corteggiare la partner molto più a lungo di quanto non farebbero spontaneamente, poiché restano focalizzati sulla sfida e sulla vincita del premio finché non lo ottengono. Si impegnano nel gioco, non nella relazione.

E così facendo, si posticipa l’inevitabile e dolorosa scoperta dei tratti meno gradevoli e decisamente spiacevoli dei partner in questione, quelli responsabili dell’impossibilità di stabilire con i narcisisti una relazione profonda, serena e gratificante.

 

ALLA FINE DEI GIOCHI

Dunque cosa accade alla fine del gioco? Cosa accade quando ci si trova coinvolti in una relazione di questo tipo? Cosa accade quando il cellulare sostituisce il vostro dialogo e le serate al lume di candela sono un ricordo lontano?

Ci si ritrova spesso tristi, deluse, arrabbiate e profondamente infelici. A volte addirittura traumatizzate da una relazione francamente e gravemente disfunzionale, finanche abusante.

Fargli sudare la ricompensa diventa un impegno così assorbente da distrarre l’attenzione dai pattern di comportamento disfunzionale che questi partner agiscono in maniera sottile sin dall’inizio. Il gioco di fare la preziosa rende molto difficile accorgersi di ciò che non va con queste persone, posticipando il momento in cui tali comportamenti e tali caratteristiche di personalità diventeranno evidenti e allora forse sarà troppo tardi per uscirne indenni e senza troppo dolore. 

Le regole di questo gioco ritardano l’inevitabile, non solo con i partner narcisisti ma spesso anche con altri partner, poiché portano a focalizzarsi sulle regole stesse invece che sui comportamenti dell’altro, facendo perdere energie e tempo nel tentativo di capire cosa è meglio fare per rendersi preziose e difficili da raggiungere, quando invece faremmo meglio ad osservare con attenzione e lucida capacità critica i comportamenti di chi abbiamo di fronte.

Se invece decidessimo di mettere onestamente le carte in tavola, senza nascondimenti né strategie, mostrandoci per ciò che siamo e comunicando apertamente ciò che desideriamo davvero, sarebbe tutto più facile: chiedere rispetto e considerazione invece di fare le indifferenti di fronte a ciò che non ci piace, scrivere e chiamare l’altro quando ne abbiamo voglia, proporre di uscire se ci va; tutto questo ci permetterebbe di capire da subito e con maggior chiarezza con chi abbiano a che fare, permettendoci di valutare se si tratta di un partner che è davvero interessato ad impegnarsi e a rispettarci. 

Certe strategie e certi giochini possono essere divertenti quando si flirta, all’inizio del corteggiamento; ma non sono assolutamente divertenti né funzionali quando entrano in gioco gli aspetti più impegnativi del rapporto: crescere dei figli, superare i momenti difficili, costruire una vita insieme. 

Il gioco della seduzione è stimolante e divertente fintanto che viene mantenuto, è questa la sua forza. E una volta che inizi, rischi di restarci incastrata dentro; vuoi davvero passare il resto della vita di coppia a fare la parte di quella che “se la tira”? a mettere in piedi strategie e astuzie stancanti e - nel lungo periodo – persino ridicole? Se la risposta è no, allora ricorda di non trasformare l’inizio della conoscenza in un gioco perché se la ricompensa è ottenere la tua resa, il rischio è che non ci sarà impegno nella relazione, ma solo nella sfida.

 

*Haslam, C., & Montrose, V. T. (2015). Should have known better: The impact of mating experience and the desire for marriage upon attraction to the narcissistic personality. Personality and Individual Differences, 82, 188-192.

 

 

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Commenti: 9
  • #1

    Serena (martedì, 22 gennaio 2019 15:45)

    Mi dispiace, io giochetti non l'ho mai fatti, ma non ho capito molto ugualmente. Sono bravissimi a sembrare umani.

  • #2

    Antonella (lunedì, 28 gennaio 2019 17:25)

    Nulla di più vero di tutto ciò. Salve dottoressa,sono da tre anni in una relazione con...non so come definirlo. Risponde a tutti i criteri del manipolatore,del violento e del narcisista. Ed è stato bravissimo, perché c'è anche un'altra ragazza in questa relazione, ugualmente invischiata e succube. Tutto torna,il love bombing iniziale, il mettermi fretta, e poi tutta la serie orribile di litigi che ben presto sono diventati botte. Ora non sono più capace di negargli nulla,chiedo scusa per qualsiasi cosa. Ho accettato cose abominevoli per lui,delle quali mi vergogno...e la cosa peggiore è che finché sono in suo potere continuerà ad essere così. Mi è di fatto vietato avere contatti con la famiglia,ho perso lavoro e soldi per investire in un suo progetto dove ora mi sto impegnando senza sosta senza essere pagata ovviamente. Non posso uscire da sola e devo stare attenta a come parlo con qualsiasi uomo,mentre lui può flirtare anche ore con altre donne....e se solo mi mostro contrariata sono guai! Perché lui mi ha spiegato che è fatto così, quindi non devo opprimerlo con la mia gelosia inutile. Due pesi e due misure su tutto...! Solo l'altra sera, per aver salutato a sua detta troppo cordialmente un conoscente, mi ha messo le mani addosso. Devo chiaramente uscire da questo inferno,ma non è affatto semplice. Ogni volta che ci provo lui mi sfianca e riesce sempre a farmi rinunciare o con la violenza o con le lusinghe. Sono sfinita

  • #3

    Annalisa (martedì, 29 gennaio 2019 07:44)

    Cara Antonella, non so quanto sia veramente decisa e capace di chiudere questa relazione in questo momento, ma le suggerisco comunque di fare una prima cosa fondamentale: chieda sostegno ed aiuto ad un professionista. Denunci la violenza.
    Al di là delle nuvole è il sole. Anche se non riusciamo a vederlo da talmente tanto tempo che ci siamo dimenticati della sua esistenza.
    Le auguro ogni bene; ma soprattutto le auguro la forza di fare un primo passo verso una vita migliore.

  • #4

    Laura (venerdì, 22 febbraio 2019 10:16)

    Salve dottoressa. Sono reduce da me stessa, dall'aver accettato un rapporto lunghissimo con un uomo che si è rivelato un doctor Jekyll e mr hyde. Ho capito che ciò che provo è rabbia nei miei confronti, paura di quello che sono stata, della mia resa per non aver voluto consciamente capire la diabolica danza che stavo ballando.
    Mi sono sempre detta : "È fatto così, di più non può dare. È cresciuto in una famiglia dove È VIETATO esprimere dolore, preoccupazioni, sentimenti e dove ognuno vive come una monade, in un silenzio abissale e senza regole". Ma non ho mai capito che anche io ero entrata in quel meccanismo, che vivevo con un bambino sempre SCUSATO da una madre - matriarca che ha solo insegnato a vivere "di facciata " ed a reprimere i sentimenti . Di lei mi risuona solo la frase :NON È DIGNITOSO PARLARE DEI PROPRI PROBLEMI.
    Una famiglia che mi ricorda l'immagine di un MECCANISMO, di un orologio perfetto che deve andare avanti a tutti i costi, un orologio che si romperebbe se si guardassero le proprie fragilità ed i propri errori. Ho sempre cercato di scalfire la corazza di mio marito, di fargli capire che non stavo bene, ma non ce l'ho fatta. E questo perché anche io ero evidentemente circondata da una corazza che mi faceva vedere solo i miei bisogni e che non mi ha permesso di avere uno sguardo d'insieme, dal di fuori. Sono triste perché, per colpa mia e di mio marito, stanno soffrendo i nostri tre figli, le vere vittime. Ma voglio che loro vedano la vita per quella che è : meravigliosa anche nella sofferenza, meravigliosa solo se ti conosci e ti vuoi bene. Solo così c'è l'amore. Finché proverò rabbia nei miei confronti non potrò insegnare a vivere bene.
    Mi sto rispondendo da sola, dottoressa.
    Mi scusi lo sfogo.
    È che le Sue parole mettono in moto la mente e il cuore. Grazie!

  • #5

    Elena (martedì, 19 marzo 2019 10:37)

    Salve dottoressa.. Ho 33 anni e sono sposata con un uomo splendido. Da ragazzina (dai miei 16 ai 21) sono stata con un uomo sposato e appartenente (l'ho capito solo dopo) alla categoria dei narcisisti malvagi. Mi ha succhiato la vita. Credo di esserne rimasta traumatizzata (infatti adesso sto facendo un percorso terapeutico con annesso emdr) tanto da interiorizzare la sua figura. Faccio il suo solito lavoro... Per un periodo parlavo come lui.. Camminavo come lui.. Ho letto l'elenco dei sintomi della smdr e ne ho molti. La cosa grave è che un anno e mezzo fa stavo x ricadere in una dinamica simile..volevo lasciare mio marito che è un uomo splendido per uno estremamente simile al primo. Fortunatamente non ci sono stati rapporti e la cosa si è risolta in sole due settimane xche ho capito subito che era un surrogato del primo. Ora con mio marito (mi ha tirata fuori lui in parte da quell'incubo) le cose vanno bene.. Ma io sono ancora a pezzi... Non x lui certo ma xche non so come sia potuto succedere.. Senza contare che da anni ho terrore di essere io narcisista.. Mi può dare un parere?

  • #6

    Annalisa (domenica, 24 marzo 2019 17:34)

    Gentile signora Elena, probabilmente una parte di lei cerca il contatto o si sente molto attratta da persone con specifiche caratteristicohe. Questo di solito accade per motivi legati alle nostre esperienze relazionali infantili, ai nostri modelli di attaccamento o ad altre ragioni delle quali non sempre siamo consapevoli. A colte può accadere perche sentiamo che nella nostra vita sentimentale manca qualcosa, o perche dentro di noi si è spenta una scintilla vitale che meriterebbe invece di essere riaccesa attraverso un profondo contatto interiore. Le suggerisco di iniziare un percorso con un professinista per portare alla luce ciò che la spinge verso esperienze che lei stessa considera distruttive.
    Un caro saluto e in bocca al lupo!

  • #7

    Mery (domenica, 31 marzo 2019 17:47)

    Salve,volevo solo dire che dopo aver capito con chi stavo,mi sono resa conto che viviamo in un mondo dove il narcisismo dilaga sempre più, si fa tanta fatica a uscire da questo incubo io ci ho messo un anno,sembra fare la vittima ,cerco di avere meno contatti possibili,c'è un figlio che cerco di proteggere, cerco di resettare ma non sempre ci riesco,ma sono cocciuta (Toro)mi sforzo di farlo,certe volte mi vengono in mente delle cose o dei comportamenti che aveva con me,cerco di scacciarli dalla mente,che povera persona spero che si tovi una donna narcisista così almeno ha qualcosa da combattere,Cari Saluti Mery

  • #8

    Annalisa (domenica, 31 marzo 2019 22:28)

    Cara Mery, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Un abbraccio!

  • #9

    Monica (sabato, 18 maggio 2019 15:32)

    Buongiorno,
    Dopo 20 anni con un narcisista ho trovatola forza di chiudere non so nemmeno io come. In questi anni ho perso tutto in parte ci ho rinunciato io per farlo stare tranquillo altrimenti ogni cosa (amici famiglia cene) era una tragedia con grida insulti minacce deliri in parte ho dovuto perché ho iniziato a stare sempre male e ho perso il mio lavoro. Adesso mi ritrovo sola a 40anni e non so davvero come ricostruire la mia vita ma spero sia possibile. Ho iniziato un percorso di psicoterapia e spero mi aiuti. La psicologa sostiene che i miei sintomi fisici (ansia attacchi di panico attacchi di vomito incubi vertigini svenimenti) derivino da questa storia. Cosa ne pensa dottoressa? Pensa passeranno? Voglio solo che finisca questo incubo. Grazie tante per tutti i suoi articoli aiutano tanto quando si sta male. Saluti Monica