Segnali "sentinella" nella Manipolazione Emotiva

Dott.ssa Annalisa Barbier

 

La Manipolazione Emotiva (ME) all’interno di una relazione sentimentale, amicale, familiare o professionale, può essere esercitata:

Occasionalmente e in modo “fisiologico”: cioè senza alcun desiderio di sopraffazione, annichilimento e/o controllo sull’altro

Frequentemente: cioè essere utilizzata come forma prevalente di comunicazione e gestione della relazione e del potere nella relazione

Costantemente: quando rappresenta una modalità disfunzionale, pervasiva e assoluta di gestire la relazione.

 

Nel primo caso non dobbiamo preoccuparci poiché che si tratta di un fenomeno occasionale e circoscritto; negli altri due casi occorre porre una crescente attenzione ai segnali che ci indicano la presenza di una relazione manipolativa, la quale nel tempo potrà essere responsabile di malesseri psicologici e fisici di gravità crescente.

Robin Stern identifica, nella sua analisi del fenomeno, tre livelli di gravità della ME, caratterizzati ognuno da specifiche modalità di relazione manipolatore-vittima e peculiari comportamenti di intensità e disfunzionalità crescenti.

La persona che si trova coinvolta in una relazione manipolatoria sperimenta un disagio crescente, che si manifesta attraverso la comparsa di una serie progressiva di specifici sintomi, indicativi del livello di malessere raggiunto.

Vediamo allora quali sono gli indicatori che possono essere utilizzati per ottenere un quadro indicativo della presenza di ME, e del livello di intensità e pericolosità da essa raggiunto.

 

I SEGNALI-SENTINELLA ALLO STADIO 1: di cosa stai parlando?!?

Allo stadio 1 la ME s manifesta con episodi di secondaria importanza: piccoli malintesi, piccoli diverbi o arrabbiature di poco conto che però lasciano un senso di confusione, un retrogusto amaro e la sensazione che qualcosa non sia andato per i verso gusto, anche se apparentemente il diverbio è appianato.

 

• Occasionale sensazione di sconcerto

• Vi controllate molto n presenza della PM temendo una sua reazione negativa

• Occasionali sogni inquietanti

• Avete sempre più timore di essere fraintesi dalla PM, che regolarmente sembra appunto fraintendervi

• Occasionali lievi sintomi ansiosi (disturbi gastrici o intestinali, senso di oppressione, frequenti problemi alla gola)

• Vaga sensazione di timore/inquietudine quando siete in disaccordo con la PM

• Parlate con i vostri amici delle discussioni con la PM, nel tentativo di avere dall’esterno a conferma che avete capito bene come sono andate le cose e che non avete frainteso

 

I SEGNALI-SENTINELLA DELLO STADIO 2: Forse hai ragione tu!

Allo stadio 2, la persona vittima di manipolazione desidera così tanto l’approvazione della PM che è disposta a mettere in discussione le sue convinzioni e la sua percezione della realtà pur di non deluderla. La vittima parte ormai direttamente dal punto di vita della PM e lo fa proprio in maniera acritica, rinunciando a difendere le proprie ragioni pur di non affrontare la disapprovazione e le reazioni della PM.

 

• Vi sentite più deboli e fragili

• Siete spesso stanchi

• Vi occupate meno spesso o con meno piacere delle cose che prima vi interessavano

• Vi trovate a doverlo difendere sempre più spesso davanti ad amici e familiari

• Non riuscite a ricordare i dettagli delle vostre discussioni

• Vi colpevolizzate sempre più spesso e più intensamente per aver fatto arrabbiare il/la partner

• Ruminate spesso su cosa avete potuto fare di sbagliato per provocare il suo disappunto o la sua rabbia

• Tendete a giustificare sempre più spesso le sue reazioni spiacevoli

 

I SEGNALI-SENTINELLA DELLO STADIO 3: E’ tutta colpa mia!

Nello stadio 3 della manipolazione, la vittima ormai non spera neanche più di ottenere l’approvazione della PM in modo permanente, ed è talmente concentrata su di essa e sul suo punto di vista che non è più in grado di trarre piacere dalla vita e dalle attività quotidiane. Ormai non mette nemmeno più in discussione le affermazioni e la versione della PM e non soltanto le accetta supinamente ma si sente colpevole e inadeguata. La preoccupazione principale diventa quella di soddisfare le necessità e le aspettative della PM evitando liti o discussioni.

 

• Crescente sensazione di apatia e distacco

• Stanchezza fisica

• Perdita di interesse per le attività quotidiane e per il sesso

• Evitate di parlare di voi e del vostro rapporto con persone amiche e con familiari

• Evitate di parlare del vostro rapporto con persone amiche e con familiari

• Vi ritrovate a piangere spesso senza ragione apparente

• Vivete un crescente senso di smarrimento ed angoscia

• compaiono Attacchi di panico

• Sintomi legati allo stress (ansia, tachicardia, disturbi gastri-intestinali, tremori, tensioni muscolari, emicranie, attacchi di asma, disturbi del sonno)

• Vi ammalate spesso o sviluppate malattie psicosomatiche (eczemi, dermatiti, difficoltà digestive, allergie ecc..)

• Avvertite un crescente senso di paura e di inquietudine quando dovete incontrare la PM

• Vi colpevolizzate per i suoi comportamenti e lo/la giustificate completamente, assumendovi la piena responsabilità dei suoi scoppi di ira, dei suoi maltrattamenti o della sua indifferenza verso di voi

 

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